martedì 10 aprile 2012

Ho smesso di piangere

Ecco il libro di Veronica Pivetti che descrive la sua "odissea per uscire dalla depressione" (come recita il sottotitolo).
Ho emozioni contrastanti verso questo libro: da un lato mi è piaciuto lo spirito quasi canzonatorio che ne esce, le osservazioni dure, ci si sente immersi nel quotidiano di questa donna, dalla parte che non si vede all'esterno, tanto che ad un certo punto viene da dire: "ma non se n'è accorto nessuno?".
E già perchè l'autrice ha continuato a lavorare e a ben guardare le foto della serie citata, si vede la differenza o meglio la si riconosce perchè già descritta, perchè se ne è letto il retroscena.
Però viene a galla anche una sanità un po' facilona (e se capitano certe avventure alla Pivetti, il povero cristo chiunque...) alcuni ritratti di medici vanitosi poco empatici e addirittura, alla fine, una decisione di cura fai da te che non da certo il buon esempio. Ecco, questo mi lascia un po' perplessa. So bene che anche trovare il medico "giusto" non è semplice, che è sempre meglio sentire più pareri (con il rischio di fare meno chiarezza e più confusione, però?!?!), che per alcuni tipi di cure ci vuole tempo... forse è anche vero che alla fine ognuno deve decidere per se stesso. Ma modificare da soli dei farmaci... era proprio necessario?
L'esasperazione fa tanto ma non so se vale la pena lasciare intendere che quello sia il mezzo "risolutivo" perchè nonostante tutti i "non si fa" e le raccomandazioni alla prudenza e al controllo medico, ci si comporta in altro modo e questo messaggio arriva.
Comunque bello sia per lo stile sia per il coraggio di mettersi alla prova.