mercoledì 2 gennaio 2013

Quello che resta

Ecco il terzo e ultimo capitolo della trilogia di Pamela Aidan.
Inutile dire che, una volta finito, si ha voglia di ricominciare!
Stavolta non ho riguardato il film, ma sono andata a riprendermi "Orgoglio e Pregiudizio" e l'ho riletto... stupendo poter ora "incastrare" tutti gli eventi e i pensieri dell'uno e dell'altra.
Alla fine di questa esperienza letteraria, però, si rinforza un po' il dubbio che Lizzy ceda all'amore di Darcy quasi per riconoscenza, non solo per sentimento.

Tra dovere e desiderio

Secondo volume della trilogia di Pamela Aidan, ripercorrendo Orgoglio e Pregiudizio.
Dopo questo volume non ho resisteto, ho dovuto rivedere il film (sempre la versione BBC con Colin Firth) e ho attaccato subito il terzo e ultimo.


Per orgoglio o per amore

Sono ufficialmente entrata nel vortice di Jane Austen. In realtà sono Austen-dipendente da qualche anno (inconsapevolmente dall'età di 12 anni, da quando lessi per la prima volta "Orgoglio e Pregiudizio").
Devo a questa dipendenza la lettura della trilogia di Pamela Aidan in cui, sapientemente, l'autrice rivisita Orgoglio e Pregiudizio dal punto di vista di lui... Fitzwilliam Darcy!
Stupendo? Di più!
Ormai senza speranze di trovare mai un Darcy anche per me, ora ne ho una visione più netta, più articolata. Personaggio complesso questo Darcy, con una serie di qualità e di rigidità umane e contrastanti. Ma Darcy è sempre Darcy.
Dopo il primo volume della trilogia (appunto "Per orgoglio o per amore") ho rivisto il film (quello BBC... 4 ore e 40 con Colin Firth!).

Un luogo chiamato libertà

Una volta scoperto Ken Follet, si fatica a lasciarlo andare!
Ecco un libro in cui si percepiscono significati chiari, espliciti, ed altri meno espliciti. C'è la lotta per la libertà, ma c'è anche politica; c'è amore e c'è anche società. Come in altri libri di Ken Follet si alternano l'individuo e il gruppo, l'umanità intera forse, che agisce.
Una delle cose belle dei libri di Follet è che ci si può creare un film in mente, mentre si legge. Risulta facile perchè c'è la quantità giusta di descrizione che permette di ambientare ma lascia anche liberi di lavorare con la fantasia.
Un autore apparentemente facile, ma in cui si può scavare un po' e trovare altro ... di più.
Anche in questo caso buono per tanti livelli di lettura!


lunedì 3 settembre 2012

I pilastri della terra

Eccomi arrivata a Ken Follet. Avevo già letto qualcosa di suo, anni fa e mi era piaciuto.
Questo romanzo è veramente strabiliante: molti personaggi, tutti importanti, mille storie e tante informazioni storiche. L'amore non guasta mai e c'è il sapore epico delle storie che durano tutta la vita e collegano più generazioni (nel complesso fa un po' "saga").
C'è tutto! Gli ingredienti per un gran bel leggere!
Sarà il momento particolare, sarà la voglia di rinnovamento, ma da subito questo libro mi ha conquistato, da pag. 106 (dell'edizione economica) in cui ho trovato la frase: "Non era la fine dei problemi, ma era l'inizio della soluzione"... da imprimere su un post-it bene in evidenza!
Ecco, da tenere conto che tutta la "soluzione" dura qualcosa come altre 924 pagine!!!
Quindi a chi vorrà cimentarsi... buon viaggio! Ma ne vale veramente la pena!


domenica 2 settembre 2012

Suite Francese

Innanzitutto Grazie alla mia zia Lucia per avermi prestato questo libro e avermelo consigliato. Come mi aveva detto, contiene descrizioni di paesaggi, di scorci e ambienti davvero romantici e "rasserenanti".
Però ci sono anche tante storie in questo romanzo... tanti punti di vista che si intrecciano, non si fa in tempo ad affezionarsi ad un personaggio che incontra sulla sua strada qualche avventura e poi si può cogliere il punto di vista dell'altro e cambiare ancora via di seguito con altri gruppi familiari più o meno numerosi.
E' un po' come fare un campionamento casuale in un gruppo di persone e osservare cosa accade e come si collega con gli altri appena osservati.
Solo nella seconda parte del romanzo ci si ferma sulla storia di Lucile e del tedesco che occupa la sua casa. Anche in questo caso, però, pur avendo a che fare con meno personaggi, dal punto di vista quantitativo, si affrontano tanti punti di vista, tante emozioni anche contrastanti, momenti in cui si sente "pesare" il contesto storico e sociale misti ad altri momenti in cui ci si potrebbe trovare ovunque in qualsiasi momento.
Tanti i livelli di riflessione, da quello romantico a quello sociale e politico, passando per l'analisi storica e biografica dell'autrice. Il romanzo non ha una vera e propria conclusione, rimane un'opera incompiuta perchè l'autrice viene deportata in un campo di concentramento.
Il marito la definisce "una ebrea che non ha mai scritto contro i tedeschi" per tentare di liberarla. Non funziona. Non che non sia vero, Irène è veramente una ebrea che non scrive male dei tedeschi, ma una volta imprigionata, non avrà scampo.
Comunque la sua scrittura è obiettiva, a tratti addirittura crudele nel descrivere le piccole meschinità in cui certamente si incappa in tempi di guerra, di carestia, di panico e di crisi. Un ottimo campionario di varia umanità.



giovedì 26 luglio 2012

Il circo della notte

FANTASTICO!
Un libro stupendo, magico, avvincente, che non finisce mai...
Mi piacciono questi stili di scrittura, con qualche colpo si scena, il giusto romanticismo, tante emozioni e un po' di mistero. Un libro da scoprire, proprio come il circo, offre tanti spunti, tante attrazioni.
La magia è un trucco o è proprio magia ma preferiamo pensare che non esista per non doverla temere?
E poi i ritorni ciclici, rassicuranti, in cui i personaggi si riconoscono perchè compiono le stesse azioni, si presentano nelle medesime occasioni, le abitudini a cui siamo tanto legati che ci danno tanta tranquillità. La continuità che perdura da individuo a individuo, di padre in figlio, anche senza un vero legame di sangue, per il  solo fatto di condividere un mondo sul quale si passeggia tutti alla ricerca dell'attrazione che ci emoziona di più.
"Ti saluta con un gesto della mano, un gesto misurato e amichevole, per assicurarti che tutto va bene. (...) Che ti trovi esattamente nella posizione di molti altri prima di te, sotto le stelle già evanescenti e le luci scintillanti".
Che bello essere un mago, una illusionista o forse una contorsionista, una cartomante, un trapezista... che bello poter leggere il passato per raccontare storie o il futuro per guidare gli eventi... che bello poter essere un rèveurs che insegue "le cirque des rèves"!
"Sei nel posto giusto al momento giusto, e te ne importa abbastanza per fare ciò che è necessario. A volte basta questo".
E poi la storia d'amore!!!! Mi ha rapito. E in parte mi ha riportato a un passato in cui qualcuno mi rapì allo stesso modo, togliendomi il fiato.
"Tutt'intorno l'aria turbina in tempesta, spalancando le porte a vetri del giardino in un fluttuante viluppo di tende"
Assolutamente da leggere!
Per chi ne avrà nostalgia dopo la lettura segnalo il sito www.ilcircodellanotte.it con qualche contenuto interessante (l'indovina, per esempio che legge i tarocchi!).
Grazie a Scrappy-doo che mi ha consigliato e prestato questa meraviglia letteraria!