Oggi è l'11 settembre... per gli americani il 9/11, dieci anni dopo.
Non so se il tempo modifica le cose, nel senso che non sono sicura che ciò avvenga veramente. Credo che questo effetto sia sentito solo da chi non ha partecipato direttamente ad un evento.
I parenti delle vittime che oggi, al memoriale, leggevano il nome dei loro cari inciso sul bordo della fontana cstruita sul ground zero, forse non pensavano a Bin Laden, forse non pensavano alla crisi, alla politica, alla presenza di Bush e di Obama... forse ricordavano e piangevano per il senso di dolore, di mancanza, di assenza di quelle persone che non ci sono più.
Ma l'america non è fatta per fermarsi, non è fatta per soggiacere, per restare sconfitta da chichessia: le torri si stanno ricostruendo e saranno più alte di prima. Il ground zero della torre 1 è diventato un memoriale che è una fontana... simbolo forte di perseveranza, di continuità, di perenne esistenza e movimento!
Negli States, il mese scorso, presso l'albergo che avevamo scelto, la nostra stanza era la numero 911. Appena arrivati avevamo pensato al numero di emergenza, famosissimo in USA (9 1 1) e solo quando abbiamo visitato ground zero, vedendo i cartelli che mostravano i progetti relativi al memoriale (che era ancora in costruzione) ci siamo resi conto che era anche il 9 11.
Numeri, solo numeri... diventano simboli. Per qualcuno solo simboli, per altri ricordi, per altri ancora ferite.
Forza, a chi dovrà vivere con il ricodo vero, diretto, di ciò che è accaduto l'11 settembre del 2001; grazie agli americani che non si fermano mai, che si rialzano sempre.
Nessun commento:
Posta un commento