Siamo partiti questa mattina con tanti buoni propositi per un giro a piedi da sud a nord di NY e ritorno, dopo circa 15 minuti di cammianta in un clima subtropicale con umidità altissime e temperature marziane, abbiamo avuto un'illuminazione: prendiamo la metropolitana (famosissima) di NY.
Allora, a parte il fatto che sulla banchina di attesa fa più caldo che su mercurio (mentre naturalmente sulle carrozze è il polo nord), l'ambiente è molto... vintage (non so come rendere l'idea meglio di così).
Le pareti piastrellate da macelleria, i gradini con pedata baby e i soffitti a putrelle di ferro... però le macchinette per i biglietti sono tutte funzionanti, i treni sono in orario, ci sono molte linee e in versione extrafast (fa solo alcune fermate principali) o local (tutte le fermate). $2.50 per due ore di biglietto.
Arrivati a Central Park ci immergiamo nella verzura e... refrigerio! Un altro clima, un altro mondo, un'altra città!
Venticello che coccola, vista incantevole su laghetto con papere e tartarughe, tra le piante del parco scoiattoli che si mettono in posa per le foto. Molto zen!
Sopraffatti ci siamo fermati "un attimo" e abbiamo scoperto com'era bello anche non fare niente.
Ispirati camminiamo tra prati, rocce, campi da baseball, giochi per bambini con tanti gruppi (credo centri estivi) di marmocchi vocianti, saxofonisti, altri artisti.
Naturalmente, di rito, foto (una marea) in ogni angolo, ma soprattutto sul ponticello (ambientazione di tanti film, ma per Monica è particolarmente significativo per "C'è posta per te").
Pranzo con hot dog (come ci siamo ambientati bene!) da cammino e successivo secondo tempo, seduti in un barettino. Mariano ha provato una Cesar's Salad e non ha gradito il parmigiano (schizzinoso...).
A proposito di esperienze culinarie. Attenzione al burro di arachidi: può provocare dipendenza! (ho ben capito perchè Brad Pitt, in "Vi presento Joe Black" si alza di notte per andare a cercare il burro di noccioline!). Ma anche il Gallone Man (che ieri sera ha dissetato gli uomini continuando a riempire i bicchieri d'acqua) provoca una certa sindrome di astinenza (devo dire che soprattutto Paolo ne ha risentito!).
Torniamo a Central Park...da lì abbiamo ripreso la metropolitana (con sublimazione e refrigerazione compresi) e siamo arrivati a Battery Park (a sud dell'isola di Manhattan).
Il giro turistico ha toccato, appunto Battery Park, Wall Street, Ground Zero, Community Center e ritorno in camera. Risultato: sfiniti ma contenti!
A Wall Street abbiamo incontrato degli agenti della SWAT (a cui gli uomini non hanno chiesto di poter fare la foto) e il più bel negozio Tiffany del mondo!
Ground Zero è stato emozionante anche se non si può vedere niente, al momento, perchè sono in costruzione due nuove torri (un po' spostate rispetto rispetto a quelle originali e più alte delle precedenti).
Ho pensato ai ragazzi dell'Ipsia (1^E e 1^M) con cui abbiamo rappresentato "Le risposte della mia vita" in cui era presente un riferimento agli eventi dell'11 settembre... ragazzi, qui si stanno riorganizzando, le macerie non sono rimaste solo a ricordo di una ferita che brucia ancora, ma sono servite per rinascere (come un fenice!).
Il percorso per il rientro in albergo è stato un po' faticoso, perchè siamo tutti un po' cotti. Ma dopo una doccia si comincia a ragionare.
Ora cena e poi nanna presto, domani mattina sveglia presto e aereo per Phoenix... si inizia il giro dei geologi!
Good Night!
PS per Sara: dopo due giorni con le Reebok ReeTone (quelle per tonifcare gambe e glutei), sono sfinita, ma ho le chiappette di granito!
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