Niente male, anche se non regge il confronto con altri testi dello stesso autore (a mio parere "Sabato" e "Chesil Beach" sono meglio, per non parlare di "Espiazione"!). Mi sono piaciute, però, alcune immagini... per esempio il racconto del ladro inconsapevole e l'idea dell'uomo nella foresta tropicale che non usa l'acqua piovana ma taglia gli alberi per dissetarsi (a sostegno del fatto che l'energia solare è la nostra pioggia e non la utilizziamo abbastanza). Anche il commento sugli americani che non hanno più bisogno di correre velocemente in auto, perchè non devono più dimostrare altro... "La nazione viveva in massa con l'automobile da più tempo di tutti gli altri paesi del mondo. La gente si era stancata di considerare la macchina come un mezzo da competizione, un missile, o un sostituto del pene. Gli automobilisti si fermavano agli incroci in periferia e negoziavano a sguardi le precedenze. Rispettavano addirittura il limite dei venticinque all'ora in prossimità delle scuole."
Tutto vero: lo abbiamo provato un mese fa. Gli incroci sono proprio luoghi in cui, se non parte il primo arrivato per attraversare, tutti aspettano. Rischiando così di non muoversi per diversi minuti... cosa che in Italia sarebbe intollerabile (e comunque negli Stati Uniti accade solo fuori dalle grandi città).
Ritornando a Solar mi è piaciuto il tono ecologico non pietistico ma attivo alla ricerca di soluzioni applicabili, disincantato insomma. Anche il personaggio è abbastanza spassoso, ci si immagina il tipo con tutte le contraddizioni del caso, come se lo si conoscesse infondo... come se ci somigliasse un po'.
Buon divertimento....